Cor-Do-Patri
L’Azienda Cordopatri ha tradizioni antiche. La sua origine risale a diversi secoli addietro. La famiglia si trasferì da Napoli ai territori fertili della Piana di Gioia Tauro mutando il proprio cognome in Cor-Do-Patri. La famiglia insediandosi in queste aree, fondó e fece sviluppare diversi centri rurali, alcuni dei quali tuttora fiorenti.
Ad oggi Francesco Pasquale Cordopatri, agronomo nonché giovane agricoltore, conduce parte di questa azienda di famiglia, mettendo in pratica i propri studi. Ogni fondo ha un nome radicato nella tradizione. Il fondo sui cui opera Francesco, chiamato “Contessa”, deve il suo nome alla nonna Benilde, filantropa taurianovese. In questo lembo di terra, Francesco coltiva olivi giovani e secolari piantati dai nonni, agrumi, kiwi, ortaggi ed oltre che freschi, li trasforma in apprezzate delizie in boccaccio.
Il core business dell’Azienda sono gli oliveti. Sono coltivati gli agrumi, in particolare la varietà di arance a polpa rossa “Moro” ed in minor misura arance a polpa gialla del gruppo “Navel”. Recentemente la produzione di agrumi si è arricchita con piante di limone “Zagara Bianca”. Tutti gli agrumi, esprimono in questo ambiente una grande qualità chimico-fisica e sensoriale, contraddistinta da fragranze aromatiche ed apprezzabili equilibri acido – zuccheri. Su circa 2 ettari si estende la coltura del kiwi della varietà Boerica, considerata una delle migliori nell’ambito del del kiwi a polpa verde.
Infine, l’azienda in quest’ultimi due anni ha iniziato ad ospitare un prodotto antico, innovativo e dalle mille risorse: la cosiddetta “Zucchina centenaria”. La sua storia trascende i secoli, i popoli e le latitudini. Presumibilmente è stata tramandata dai nostri nonni, di orto in orto. Un alimento funzionale gustoso e “biodiverso”, sepolto nei meandri del nostro sapere contadino e che siamo fieri di aver riscoperto.
Biodiversità - Sostenibilità
L’azienda è da sempre attenta e propensa a preservare la biodiversità. Al suo interno ospita numerose specie, dal fico all’alloro, dal noce al nespolo, dall’aloe alle siepi spontanee. Tutto questo con lo scopo di arricchire e conservare il più possibile la biodiversità dell’agro ecosistema. Tutte le pratiche colturali, vengono studiate in funzione della sostenibilità e del basso impatto ambientale.